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Agri.Bio.Metano

E’ stato presentato giovedì 13 luglio, nella sede di Confagricoltura Padova il nuovo progetto della Confederazione Generale dei Bieticoltori Italiani (CGBI) per la valorizzazione delle colture e dei sottoprodotti del territorio.

Con l’esercizio di 16 impianti biogas, le Associazioni bieticole italiane hanno realizzato un progetto unico in Europa per la valorizzazione dei sottoprodotti (polpe surpressate) generati dalla filiera bieticolo-saccarifera e la conseguente integrazione del prezzo della barbabietola da zucchero.

Il nuovo progetto per la produzione di Biometano, illustrato da Gabriele Lanfredi, Amministratore Delegato di Bietifin, nasce con lo scopo di valorizzare i sottoprodotti e le produzioni agricole attraverso un modello societario consortile diffuso sul territorio che è già  stato collaudato con successo.

Piero Gattoni, Presidente CIB, e Marco Pazzaglia hanno descritto il nuovo quadro normativo di riferimento ed il ruolo e la funzione del Consorzio Italiano Biogas per lo sviluppo del biometano.

“Agri.Bio.Metano è un bellissimo progetto che punta a valorizzare e ampliare le potenzialità del Biometano, ha spiegato Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, Presidente CGBI, una energia pulita ed ecosostenibile che viene utilizzata per autotrazione delle auto e dei mezzi agricoli. Noi cercheremo di portare avanti progetti per far partire nuovi impianti di biometano, costituendo società consortili che abbiano come quota di maggioranza gli agricoltori. Partiamo da una esperienza consolidata che ci vede gestire 16 impianti che utilizzano colture dedicate come mais e sorgo e sottoprodotti come le polpe di barbabietola”.

Giovanni Musini, Presidente della sezione bioeconomia di Confagricoltura Veneto e Ludovico Giustiniani, Presidente Confagricoltura Veneto, promotori dell’iniziativa, hanno aperto e concluso I lavori sottolineando l’importanza della salvaguardia e della diversificazione dei redditi agricoli.